Nella Chirurgia mini invasiva del surrene le ghiandole surrenali possono essere avvicinate endoscopicamente utilizzando l’accesso transperitoneale o retroperitoneale, la maggior parte dei chirurghi favorisce l’approccio del fianco transperitoneale con il paziente in posizione di decubito laterale.
L’adrenalectomia retroperitoneale endoscopica può essere eseguita mediante approccio posteriore o laterale. Il principale vantaggio dell’approccio retroperitoneale in posizione prona è che consente l’adrenalectomia bilaterale senza riposizionare il paziente.
Sebbene tecnicamente più impegnativa, l’adrenalectomia endoscopica o chirurgia mini invasiva del surrene
offre chiari vantaggi rispetto alle procedure aperte per tumori di diametro inferiore a 5-6 cm. Il piccolo spazio di lavoro fornito dall’approccio retroperitoneale è una controindicazione per la dissezione di tumori di diametro superiore a 5-6 cm. Le aderenze peritoneali causate da precedenti interventi chirurgici addominali o un ampio lobo destro del fegato possono controindicare l’accesso transperitoneale. Per i piccoli tumori benigni, le vie transperitoneale e retroperitoneale sono sicure ed efficaci e non esiste un chiaro vantaggio di una procedura rispetto all’altra. Il carcinoma surrenalico invasivo è una controindicazione assoluta per la surrenectomia endoscopica.

